Il Burning Up Tour è la serie di concerti che nell'estate del 2008 ha visto i Jonas Brothers calcare i palchi del Nord America per promuovere l'album "A Little Bit Longer and Camp Rock Soundtrack". In occasione delle due date ad Anaheim, in California, una troupe di operatori guidata dal regista Bruce Hendricks ha immortalato i tre fratelli mentre eseguivano dal vivo le loro canzoni davanti a una platea di fan adoranti. Con qualche accorgimento tecnico il film concerto si è tramutato nel The 3D Concert Experience.
Qualcuno lo ha erroneamente definito rockumentary; in verità l'opera musicale diretta da Bruce Hendricks (già dietro la macchina da presa del Hannah Montana/Miley Cyrus: Best of Both Worlds Concert Tour) è un live ossidato – in quanto privato dell'esperienza dal vivo – introdotto da una finta scena di vita da star e intramezzato da qualche breve stacco di backstage. Sì, durante il concerto si odono gridare le ragazzine e si vedono muoversi i loro corpi al ritmo della musica, e sì, i tre – supportati da una band completa di sessione d'archi – ci sanno fare, ma non bastano due o tre effetti tridimensionali perché lo spettatore si senta partecipe.
Qualcuno lo ha erroneamente definito rockumentary; in verità l'opera musicale diretta da Bruce Hendricks (già dietro la macchina da presa del Hannah Montana/Miley Cyrus: Best of Both Worlds Concert Tour) è un live ossidato – in quanto privato dell'esperienza dal vivo – introdotto da una finta scena di vita da star e intramezzato da qualche breve stacco di backstage. Sì, durante il concerto si odono gridare le ragazzine e si vedono muoversi i loro corpi al ritmo della musica, e sì, i tre – supportati da una band completa di sessione d'archi – ci sanno fare, ma non bastano due o tre effetti tridimensionali perché lo spettatore si senta partecipe.
A stupire, tuttavia, non sono tanto gli occhiali da sole che prendono il volo verso il pubblico in sala, quanto la capacità dei Jonas Brothers di affrontare la platea, il loro essere così giovani e allo stesso tempo focalizzati sull'obiettivo da veri musicisti navigati.
Kevin, Joe e Nick sembrano non aver fatto altro nella vita che suonare, saltare, ammiccare alle fan e cantare quei brani che li hanno resi celebri almeno quanto la loro acerba bellezza. Tutto nell'esibizione del terzetto è studiato a tavolino. Niente è lasciato al caso, neanche quando il più piccolo dei tre, nonché principale autore dei brani, lascia i tasti del piano e, in piedi di fronte alle sue fan si prende l'applauso commosso per aver detto “chiunque si è sentito solo almeno una volta nella vita, questa canzone è per tutti quelli che si sono sentiti così”, per poi tornarsene al piano e chiudere il pezzo in un tempismo perfetto.
Kevin, Joe e Nick sembrano non aver fatto altro nella vita che suonare, saltare, ammiccare alle fan e cantare quei brani che li hanno resi celebri almeno quanto la loro acerba bellezza. Tutto nell'esibizione del terzetto è studiato a tavolino. Niente è lasciato al caso, neanche quando il più piccolo dei tre, nonché principale autore dei brani, lascia i tasti del piano e, in piedi di fronte alle sue fan si prende l'applauso commosso per aver detto “chiunque si è sentito solo almeno una volta nella vita, questa canzone è per tutti quelli che si sono sentiti così”, per poi tornarsene al piano e chiudere il pezzo in un tempismo perfetto.
immagine dei Jonas Brothers
Bastano due o tre mosse di Nick (sedici anni, polistrumentista e una laurea in sguardo ammaliante) per convincerci che, se mai le strade dei fratelli Jonas si dovessero dividere, sarebbe lui a uscire dal gruppo per intraprendere una promettente carriera solistica. La certezza però è che un terzetto del genere non avrebbe avuto tanta fortuna se fosse venuto alla luce in un luogo diverso dall'America, terra dei sogni realizzabili ma soprattutto dell'entertainment. Nessun altro paese avrebbe potuto dare i natali a una band che, a dispetto dell'età, ha saputo mettere in piedi un impero al punto da permettersi di produrre The 3D Concert Experience con la società di famiglia, la Jonas Film production. Metteteci anche che i tre fratelli sono un esempio per gli adolescenti di tutto il mondo, avendo fatto voto di castità da bravi cristiani praticanti (sempre che tra qualche anno non finiscano come Britney Spears), e ne otterrete un quadretto perfetto, in linea con i requisiti della Walt Disney che li ha lanciati.
immagine tratta dal concerto
Quanto al film concerto, se la presenza di Demi Lovato e Taylor Swift passa quasi inosservata, e tra i brevi backstage ne spicca uno in cui i tre vengono paragonati ai Beatles da una commentatrice televisiva (e seguono scene in cui le fan dei Jonas Brothers sono in lacrime proprio come ai tempi lo erano le fan dei Fab Four), il live in sé non mancherà di stupire le fanatiche con (tutto sommato pochi) effetti speciali.
Fonte: Mymovies.it
Fonte delle immagini: musicalblog.it, sorrisi.com, movieplayer.it, movieplayer.it
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